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Riepilogo:
Dario Amodei, CEO di Anthropic, ha pubblicato un articolo in cui condivide le sue opinioni sul lancio di DeepSeek R1 e sulle restrizioni statunitensi sui chip AI, cercando anche di chiarire le percezioni errate sui successi della compagnia cinese.
Dettagli:
- Sostiene che i progressi di DeepSeek seguono la naturale riduzione dei costi dell’industria e che i risultati sono in linea con quelli ottenuti dagli USA mesi fa,
- Ha rivelato che l’addestramento di Claude 3.5 Sonnet è costato decine di milioni di dollari, mettendo in discussione la narrativa secondo cui DeepSeek avrebbe ottenuto risultati simili con un costo di soli 6 milioni di dollari.
- Guardando al futuro, prevede che la costruzione di AI superintelligenti tra il 2026 e il 2027 richiederà milioni di chip e investimenti per decine di miliardi di dollari.
- Ha anche affermato che le attuali restrizioni sull’export di chip stanno influenzando DeepSeek, costringendola a utilizzare combinazioni di hardware meno efficienti.
Perché è importante:
La visione di Amodei è in netto contrasto con il clamore mediatico che circonda DeepSeek. La competizione tra USA e Cina sta entrando in una fase critica e il dibattito nel settore si sta spostando dal se imporre restrizioni sui chip AI al livello di severità con cui applicarle.