Campagne Pubblicitarie Google
Google è il motore di ricerca più usato al mondo e non a caso copre la quasi totalità delle ricerche online. Google Ads è lo strumento per creare Campagne Pubblicitarie Google
Campagne Pubblicitarie Google
Google è il motore di ricerca più usato al mondo e non a caso copre la quasi totalità delle ricerche online. Google Ads è lo strumento per creare Campagne Pubblicitarie Google
Indice dei contenuti
Quando parliamo di Campagne Pubblicitarie Google solitamente ci riferiamo al software di Google che permette di inserire annunci pubblicitari all’interno delle pagine di ricerca o di siti partner. E’ nato nel 2000 con il nome di Google Adwords e dal 2018 è diventato Google Ads.
Permette infatti di farsi trovare dai clienti con maggiore facilità rispetto alla cosiddetta ricerca organica, quando i potenziali clienti cercano attività simili alla tua.
I suoi principi fondamentali sono:
Perchè diventa fondamentale conoscerlo e usarlo? Secondo uno studio della Wearesocial, l’86,5% della popolazione effettua ricerche su Internet prima di acquistare un prodotto o servizio, e il 79,7% della popolazione italiana acquista online. E’ chiaro che potenzialmente il mercato è molto ampio e serve cogliere questa opportunità.
Per iniziare ad usarlo occorre registrarsi su Google Ads e predisporre le campagne in funzione dei propri obiettivi di marketing.
I tuoi obiettivi più importanti potrebbero essere:
Puoi inoltre decidere la tipologia di campagna che vuoi realizzare e definire il tuo budget.
Le principali campagne pubblicitarie Google attualmente disponibili sono:
Le campagne di ricerca sono quelle campagne che compaiono accanto ai risultati di ricerca di Google e dei suoi siti Partner (esempio YouTube). I loro principali obiettivi sono far notare il brand, far si che gli utenti prendano in considerazione i tuoi prodotti e passino all’azione. Sono gli annunci che vengono pubblicati quando un utente cerca attività simili alla tua.
Le campagne display sono quelle che vengono pubblicati sui siti e le APP affiliate a Google e raggiungono una rete di oltre 2 milioni di siti web e circa il 90% degli utenti web. Sono campagne che vengono abbinate a contenuti in qualche modo legati alla tua attività o agli interessi dei clienti. Il loro obiettivo è aumentare l’esposizione del brand e raggiungere segmenti di pubblico che hanno interessi specifici
Il loro obiettivo è raggiungere il pubblico giusto su vasta scala per far porre l’attenzione sui tuoi brand e prodotti. Questi annunci possono essere mostrarti per esempio in una riga dedicata o all’interno di altri contenuti video in Streaming su YouTube e nella Rete di Google. L’obiettivo è aiutare a raccontare la storia della tua attività. Questa a differenza delle campagne in cui si paga Google per i click, viene pagata solo se i clienti decidono di vedere il tuo annuncio.
Gli annunci vengono visualizzati in Google Shopping accanto ai risultati di ricerca e agli annunci di testo. L’obiettivo di questo tipo di campagne è di promuovere i tuoi prodotti fornendo informazioni dettagliate su ciò che si sta vendendo ancora prima di selezionare l’annuncio. E’ infatti possibile pubblicare il proprio inventario online e quello presente localmente. Questa tipologia ha come obiettivo aumentare il traffico sul sito e nel negozio e ottenere lead qualificati.
Queste campagne pubblicano gli annunci nelle proprietà di Google, in particolare nella Rete di Ricerca, nel Google Play Store e su YouTube oltre che sui siti e le APP per dispositivi mobile. Gli annunci e le offerte vengono adattate in modo automatico per ottenere maggiori download. L’obiettivo è il maggiore coinvolgimento e incrementare l’installazione dell’APP e delle azioni all’interno dell’APP (esempio Newsletter e ordini)
Questa nuova modalità di campagne sono basate sul Machine Learning che tramite la multicanalità ti permette di avere le migliori performance da ogni campagna. Serve definire obiettivi specifici di pubblicità e conversione e permette di centralizzare tutti i canali, in altre parole, con una sola campagna è possibile di accedere a tutti i canali pubblicitari di Google per mostrare il proprio prodotto/servizio. Consentono inoltre di massimizzare il rendimento della campagna senza avere limitazioni sul canale su cui pubblicare gli annunci e di ottimizzare il valore di conversione e copertura rispetto a quelli generati dalle campagne che utilizzano le parole chiave su rete di ricerca così da ottenere risultati migliori.
Cosa ha senso aspettarsi da una campagna?
In realtà, quello che ci si aspetta da una campagna dipende proprio dall’obiettivo che viene fissato e desideriamo ottenere con l’aiuto del Machine Learning di Google. Importante è definire i KPI con cui vogliamo misurare la campagna. Per KPI intendiamo un indicatore specifico della realtà aziendale e del business, misurabile, in determinato tempo. E’ importante averlo definito a priori per confrontarsi realmente su che cosa si vuole ottenere, a che punto sono nell’ottenerlo e le azioni necessarie per perseguirlo.
Lo strumento stesso permette di aiutarci ad analizzare le campagne e i gruppi di annunci in funzione dei click ottenuti, del numero delle conversioni, del valore delle stesse e del ritorno dell’investimento in spesa pubblicitaria. Questi indicatori vanno monitorati periodicamente al fine di capire come sta performando la nostra campagna. A fronte di tali misurazioni occorrerà definire le azioni necessarie. E’ importante quindi una gestione effettiva della campagna per poter ottenere il meglio da essa.
Ma quanto costa? Finalmente una buona notizia; la registrazione è gratuita. Ci sono due fattori che determinano il budget che si deve dedicare alle campagne, uno è eliminabile, l’altro no. Partiamo dall’aspetto non eliminabile.
Comprare spazi sui cartelloni pubblicitari o sui vagoni di una metropolitana o un autobus ha sempre un costo; più o meno è così anche online, solamente in questo caso vengono effettuate delle aste in real-time per assegnare i posti più ambiti (i primi in alto nella ricerca ad esempio) tra i tanti concorrenti.
Ovviamente Google Ads ci permette di imporre dei limiti di spesa, di modo da non perdere mai il controllo di quanto si sta investendo in marketing online. Tale spesa è al più quello che sappiamo che dovremo riconoscere a Google a fine mese.
Google ottimizzerà la pubblicazione degli annunci in funzione della strategia scelta per massimizzare il risultato. A rendere l’annuncio appetibile per le aste non è solo l’investimento giornaliero, ma la coerenza di quello che il cliente sta cercando e l’esperienza che avrà sulla pagina di destinazione. Non sempre maggiore sarà l’investimento giornaliero, corrisponde a maggiori saranno le conversioni (i ritorni) per la nostra campagna visto che i fattori in gioco sono molti e non solo il budget. Avendo però più budget avrò però più possibilità di essere visto in più ricerche e quindi potenzialmente anche maggiori potenziali clienti fino alla saturazione del mercato.
L’altro fattore che determina il costo delle campagne è la competenza che si ha dello strumento. Più si studia, più si capisce quanta tecnica c’è dietro al Machine Learning e a tutti i parametri e le impostazioni che debbono essere fornite affinché la direzione in cui si sta andando sia quella desiderata dal cliente
Ciò significa che si può farlo in prima persona, con la raccomandazione di impegnarsi seriamente, studiare, capire, approfondire e agire consapevolmente. Attenzione però, sbagliare è facile, soprattutto se non si conosce lo strumento fino in fondo e si rischia di investire budget senza in realtà ottenere i ritorni sperati.
Scegliere di progettare, creare e gestire le nostre campagne in prima persona può essere la scelta giusta per muovere i primi passi nel mondo del marketing online, imparare ed puntare ad approfondire, fino a diventare degli esperti. Tutto questo ovviamente richiede tanto tempo a disposizione e molto spesso si sa che la risorsa tempo è preziosa per un imprenditore.
Affidarsi a professionisti, magari certificati offre invece un pro e un contro.
Il contro è che i professionisti hanno un costo dovuto alla loro competenza e al tempo da loro dedicato a raggiungere quel livello di conoscenza; d’altra parte il pro è che se il professionista vuole veramente aiutare il cliente a crescere e trovare nuovi contatti, questo può significare poter raggiungere dei risultati altrimenti difficilmente raggiungibili, magari raggiungerli in tempi nettamente minori rispetto a mettersi in prima persona a farlo.
Ricordiamoci che il costo per click (CPC) è un fattore fondamentale per misurare quanto la campagna “rende”, riuscire a raggiungere i propri risultati minimizzando il CPC è quindi l’obiettivo principale di chiunque crei una campagna e questo potenzialmente è più facilmente ottenibile con l’aiuto di un esperto.
Google offre a tutti gli utenti la possibilità di seguire corsi di formazione di vari livelli, dal base, all’intermedio all’avanzato per approfondire molte tematiche. I corsi sono gratuiti e si trovano sul portale Skillshop a cui ci si può registrare senza problemi.
Per i nuovi del settore è assolutamente raccomandato seguire tali corsi perché spiegano i principi e le metodologie di tale strumento. Si capisce infatti approfondendo quanta tecnica ci sia realmente e quanta attenzione sia necessaria per far si che gli investimenti diventino business e non un costo inutile.
Che tu sia un privato che vuole conoscere questo strumento o un imprenditore che vuole crearsi le proprie campagne la raccomandazione è di non sottovalutare gli aspetti teorici perché possono fare la differenza.
Come i corsi, così le certificazioni possono essere effettuate sul portale Skillshop. Ne esistono di vari livelli e sono composte indicativamente da una serie di domande relative alla particolare tipologia di campagna per cui si sta certificando.
Non proprio banali come certificazioni, sono tuttavia perseguibili con un po’ di pazienza, un po’ di studio e molta applicazione. Sono essenzialmente certificazioni teoriche ma chiaramente conoscere l’argomento nel pratico non può che aiutare.
Le certificazioni una volta perseguite sono verificabili tramite portale apposito; questo significa che potete sempre chiedere ai vostri consulenti di mostrare le proprie certificazioni. Le certificazioni hanno valenza di 12 mesi dopo di che è necessario effettuarle nuovamente. Questo non tanto per creare lavoro quanto invece perché Google continua ad evolvere ed è necessario “stare sul pezzo” per non perdersi nessuna miglioria. Vengono infatti resi disponibili nuovi prodotti, e funzionalità aggiuntive. Inoltre chiaramente funzionalità e prodotti superati possono essere dismessi. Conoscere lo stato dell’arte dell’offerta Google permette di ottenere le migliori performance.