Quanto investire nelle Campagne Google Ads

Costo Campagne Google Ads

Investire budget in campagne di marketing online come Google Ads deve essere un investimento e non un costo, scopriamo qualche elemento per capire quanto è necessario investire per far rendere i nostri sforzi economici.

Quanto costa una campagna Google Ads?

Ci sono tanti punti di vista per capire quanto ci costa una campagna di marketing. In primis sappiamo che il costo deve dare una resa e questa deve coprire il costo e portare del valore aggiunto per far si che il tutto sia un investimento e abbia senso per l’imprenditore.

Ovviamente gli aspetti da considerare non sono pochi e in primis il mercato specifico per un settore ne determina spesso la resa su un canale di marketing piuttosto che un altro.

E’ facilmente comprensibile come sponsorizzare un prodotto specifico o un servizio molto particolare abbia meno competitors perchè semplicemente meno persone sul mercato offriranno esattamente quanto stiamo sponsorizzando. Di contro sponsorizzare un prodotto standard o un servizio altamente offerto ci porrà in un contesto altamente competitivo.

Nel caso uno, caso in cui siamo in un ambito molto specifico, avremo d’altra parte meno mercato evidentemente, mentre un prodotto desiderato da tutti come nel secondo caso avrà sicuramente un pubblico potenziale molto più ampio.

Inutile dire che il caso di avere il prodotto specifico desiderato da tutti è il sogno di ogni imprenditore perchè offre mercato infinito un regime di quasi monopolio tecnico o di brand. Questa tuttavia è una rarità e meglio concentrarsi sui casi reali che incontriamo quasi sempre.

Meglio partire piano con il budget in Google Ads?

Se ci affacciamo per la prima volta ad uno strumento come Google Ads o Microsoft Ads o Sky Advertising meglio sicuramente andarci piano perchè sbagliare è abbastanza facile. Meglio dedicare prima un po’ di tempo alla teoria e poi iniziare.

Avendo un po’ di bagaglio tecnico e teorico alle spalle si può iniziare con le campagne. Prima di tutto la forte raccomandazione è aver impostato le corrette conversioni su tool perchè altrimenti i meccanismi di machine learning non entreranno in funzione nel modo corretto.

Fatto questo allora si può passare alla creazione delle campagne e quindi arrivare alla definizione del budget specifico per le campagne.

Come sappiamo il machine learning necessita di dati, molti dati, per capire come effettivamente si comportano i nostri utenti / clienti, come funzionano le nostre conversioni, il nostro mercato con le sue peculiarità come la stagionalità e tanti altri fattori.

Questo significa che per iniziare bisogna dare alla campagna un budget minimo per far si che dopo qualche settimana / mese lo strumento conosca un po’ della nostra realtà, il tutto senza esagerare. Se volessimo indicare un budget su un ambito mediamente competitivo si potrebbe pensare a 10€ / giorno per iniziare a muovere i nostri primi passi sullo strumento, mentre se siamo già esperti e conosciamo bene strumenti e impostazioni possiamo salire a 20 – 30€ / giorno. Salendo con il budget ovviamente il tool apprenderà più velocemente avendo a disposizione molti più dati e quindi andrà a regime in meno tempo.

Consideriamo però che questo valore dipende dal nostro mercato.

Quanto sarà il costo per click (cpc) nel mio mercato?

A seconda della competitività del nostro settore (prodotto raro vs prodotto standard) avremo un costo per click molto variabile. Ci sono ambiti in cui il cpc può essere inferiore a 0,1€ a click e altri dove tranquillamente il cpc è superiore a 10€ a click.

Questo determina che i 10€ / giorno che indicavamo prima possono essere corretti per un mercato in cui il cpc si attesti a valori medio bassi come 0,1 – 0,3 € mentre su ambiti competitivi con cpc a 4-5 € sicuramente questi 10€ devono crescere per essere visibili e arrivare almeno a valori che ci consentano di avere un po’ di utenti che visitino il nostro sito web ogni giorno. Ovviamente è qui che si vede la competitività del settore e bisogna capire come il tutto sia effettivamente un investimento.

Qual è la durata ottimale di una campagna Google Ads?

Settore per settore abbiamo una stagionalità specifica e quindi una risposta assoluta non esiste alla domanda.

Sicuramente possiamo dire che una campagna che duri meno di 2 mesi non potrà essere ottimizzata dal punto di vista del machine learning perchè troppo pochi saranno i dati disponibili al tool per potersi ottimizzare.

Possiamo ipotizzare che mediamente un mercato abbia dei periodo neutri, dei periodi di bassa e dei periodi di alta richiesta. Quello che potremmo valutare è come muoversi rispetto al budget delle campagne sui vari periodi.

L’ideale è sempre massimizzare la resa e se la propensione all’acquisto è puntuale in un periodo non possiamo mancare di investire di più in vista di tale periodo. La raccomandazione è di non aspettare il giorno esatto ma anticipare per arrivare ai nostri clienti prima di altri.

Potrebbe aver senso smettere di investire nei momenti di bassa domanda. Questo però dipende se la domanda è nulla o se la domanda è bassa in questi periodi. Sponsorizzare Pass sciistici a giugno per una località chiusa da aprile a novembre forse non ha senso del tutto (se dobbiamo tenere attenzione al budget, mentre ne vale sempre la pena dal punto di vista del branding). Se invece la domanda è bass, attenzione che dobbiamo sapere quanto bassa. Molte volte essere il più visibile in un momento anche di bassa stagione ci consente non solo di recuperare una parte di mercato ma sicuramente ci fornirà molta visibilità in quel momento

Che tempi ha il ritorno di una campagna di marketing digitale?

Per come dicevamo la variazione del budget delle nostre campagne nel corso dell’anno dipende dal nostro settore e dal nostro budget.

La nostra raccomandazione è di mantenere attive le campagne sempre variandone al più il budget nei momenti di bassa domanda. Tuttavia bisogna considerare che non ci sono solo rendimenti istantanei nelle campagne, ad esempio un ordine, ma ci sono fenomeni molto importanti quali il Branding, che lavorano sui nostri clienti con un po’ di ritardo.

Sappiamo bene che far risuonare il nostro messaggio ai nostri clienti o a potenziali clienti sarà un’arma quando quel potenziale cliente avrà bisogno del nostro bene o servizio. Potendo quindi mantenere attive le campagne durante tutto l’anno, periodi di bassa domanda compresi, avrà sicuramente l’effetto di portare ritorni diretti immediati ma anche ritorni indiretti futuri quindi attenzione prima di stoppare delle campagne.

Quanto il costo di una campagna Google Ads diventa un investimento?

Questa domanda rappresenta il nocciolo della questione. Se il nostro costo diventa investimento conviene valutare fin dove possiamo crescere e sicuramente non avrà senso stoppare le nostre campagne.

La capacità dei professionisti di marketing è proprio nell’aiutare l’imprenditore a capire questa soglia, superata la quale abbiamo raggiunto i nostri obiettivi e da lì si può solo ulteriormente crescere.

Prima di tutto bisogna capire a quanto ammonta il cpc delle nostre campagne e lavorare su questo per minimizzarlo a parità di rendimento. In secondo luogo bisogna dare un valore effettivo alle conversioni misurate così da poter paragonare il valore delle conversioni al costo che sosteniamo per averle.

A questi fattori matematici dobbiamo affiancare una stima del valore del branding che stiamo ottenendo tramite la visibilità dei nostri annunci che ricordiamoci avrà un delay temporale.

La somma di tali valori deve essere confrontata con lo sforzo per la realizzazione delle campagne, il costo eventuale dei professionisti che ci aiutano, il costo delle campagne verso Google, Microsoft o altri e della manutenzione del tutto.

Piccolo suggerimento?

Ricordiamoci che i nostri competitors potranno aver fatto le nostre stesse analisi e magari ne avranno già tratto delle conclusioni. Se un nostro competitor lavora tantissimo su un canale, quale ad esempio le campagne di ricerca Google Ads, probabilmente (ma non sicuramente) ne starà traendo beneficio quindi anche noi potremo puntare a quel risultato. La differenza starà nella capacità di ottimizzare le campagne per far si che il nostro cpc sia tale da averne un ritorno.

Il marketing è matematica, non è teoria, se i numeri tornano investiamo, se non tornano lavoriamo per farli tornare o capiamo che dobbiamo lavorare su un altro canale.